IN COLLABORAZIONE CON L’AREA MARINA PROTETTA DI TAVOLARA PUNTA CODA CAVALLO
NELL'AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO
Il progetto di citizens science TAVOLARA LAB consiste di attività di formazione e educazione ambientale suddivise in quattro azioni principali di seguito descritte.
Coordinatore del progetto: Dott. Gavino Canu
Email: comunicazione@amptavolara.it
Responsabile dell'attività: SlowDive ASD con il supporto dell'ufficio tecnico dell'AMP e la collaborazione volontaria dei diving autorizzati e della Dott.ssa Roselli Chiara
La Posidonia oceanica è una fanerogama marina endemica del Mediterraneo, in grado di sviluppare estese praterie dalle acque superficiali fino a una profondità di circa 40 m. Le praterie di Posidonia oceanica rivestono un ruolo fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi marini costieri, offrendo cibo e protezione a numerose specie, anche di pregio, e un ruolo esclusivo per la protezione dei fondali e dei tratti di litorale a essi antistanti.
L'attività FORESTA SOTTOMARINA si svolgerà durante i mesi di agosto e settembre 2020. Durante questi mesi sono previste almeno 10 uscite in mare, da effettuare all'interno dell'AMP di Tavolara in
collaborazione con i centri d'immersione autorizzati e con un minimo di n° 5 subacquei volontari per uscita. Per aderire al progetto i subacquei volontari dovranno possedere almeno il brevetto
'Open Water Diver' (o equivalente) e lavoreranno su un numero prefissato di celle geografiche di 100 m per lato, indicate dal tecnico GIS dell'AMP di Tavolara. Totale subacquei volontari
coinvolti: 50.
L'attività seguirà rigorosamente il seguente programma:
I volontari sono chiamati ad apprendere e applicare il protocollo di rilevamento ideato e fornito dal comitato scientifico dell'AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo per il monitoraggio della
Posidonia oceanica. Il monitoraggio prevede di valutare la densità della prateria attraverso il conteggio dei fasci fogliari entro una cornice quadrata di 50 cm × 50 cm, lasciata
depositare in modo casuale sulla prateria stessa, effettuando un numero di repliche casuali per ogni cella geografica pari a 9.
I volontari lavoreranno in coppia e si alterneranno nella conta dei fasci di posidonia. Successivamente annoteranno sulla lavagnetta Il numero di fasci contati, la profondità (misurata
accuratamente alla base dei fasci contati), il tipo di substrato (sabbioso, roccioso o matte). Al termine del rilievo andranno riportati anche l'aspetto generale del posidonieto (continuo o più o
meno frammentato) nonché la presenza "indicativa" di esemplari di Pinna nobilis, specie protetta di elevato valore naturalistico, e di caulerpe invasive (Caulerpa cylindracea e
Caulerpa
taxifolia), specie algali non-indigene che possono minacciare la biodiversità marina.
La densità sarà poi analizzata e espressa come numero di fasci presenti su ogni m2 di fondo, mentre i valori medi di densità assoluta per stazione saranno successivamente classificati secondo gli
stadi previsti da Buia et al. (2004) e da Pergent-Martini et al. (2005).
OBIETTIVO
Il progetto ha lo scopo di formare e sensibilizzare i subacquei sul fondamentale ruolo ecologico della Posidonia oceanica e al contempo determinare lo stato di salute della stessa utilizzando la
densità dei fasci come indice di riferimento.
RISULTATI ATTESI
Grazie ai subacquei volontari aderenti al progetto sarà possibile monitorare la densità e lo stato di conservazione della Posidonia oceanica. Il set di dati, prodotto dai volontari, sarà inserito
nella banca dati dell'area marina, e fornirà una stima sullo stato di salute della Posidonia oceanica, utile a fini gestionali.
Per il responsabile dell'attività e collaboratori:
Coordinamento dell'attività: Mario Romor con la partecipazione di Slow Dive
Email: comunicazione@amptavolara.it & mardiver@tiscali.it
Negli ultimi anni il trasporto e l'immissione di specie animali e vegetali da un paese all'altro sono diventate fenomeni sempre più ricorrenti che hanno portato all'introduzione di specie alloctone o 'aliene' in aree geografiche diverse da quelle dove si sono evolute. In molti casi, tali specie si sono adattate in maniera eccellente nei nuovi habitat e sono entrate in competizione con le specie locali (indicate anche con gli aggettivi "native", "autoctone" e "indigene"), spesso a discapito di quest'ultime (Delaria et al. 2017, Ponti & Navone 2019). Le Aree Marine Protette (AMP) possono e devono svolgere un ruolo chiave nella conservazione della natura anche nei confronti dell'invasione di specie aliene. Esse, infatti, sono baluardi di difesa costantemente presidiati da abili sentinelle in grado di segnalare precocemente l'arrivo di nuove specie. Per far questo, i loro piani di gestione devono prevedere monitoraggi specifici dei popolamenti naturali con una particolare attenzione nei confronti delle possibili specie aliene nuove, in transito o già stabilmente insediate e valutarne rischi ed effetti ecologici e socio-economiche locali. Ma il loro ruolo può andare ben oltre al mero monitoraggio dei cambiamenti nei popolamenti locali e al contenimento degli effetti negativi. Il mantenimento di buone condizioni ambientali e di comunità marine ricche e prospere, equilibrate dal punto di vista ecologico e ben connesse tra di loro, rafforza le difese naturali dei popolamenti locali nei confronti dell'insediamento e dell'invasione di specie aliene. Infine non va dimenticato l'azione essenziale di educazione ambientale e sensibilizzazione del pubblico operato dalle AMP. La sensibilizzazione e il coinvolgimento dei cittadini sono altrettanto importanti. L'attenzione pubblica genera comportamenti responsabili e meccanismi virtuosi che, se ben indirizzati, aiutano a trovare le risorse necessarie per attuare le politiche ambientali rivolte al contrasto di questi fenomeni. Adeguatamente sensibilizzate e preparate, tutte le persone che, per diletto o professione, frequentano le coste e il mare possono svolgere il ruolo di sentinelle nei confronti dell'arrivo di nuove specie. Moltissime segnalazioni, infatti, sono fornite da pescatori professionisti e sportivi, subacquei, diportisti e bagnanti. È però importante fornire a queste persone le indicazioni su come e a chi rivolgere le loro segnalazioni (Delaria et al. 2017, Ponti & Navone 2019).
Questa azione prevede attività di snorkeling per l'individuazione di specie aliene marine che sarà aperta a tutti e coinvolgerà soprattutto, turisti, cittadini locali e studenti volontari delle
scuole medie superiori, formati nel riconoscimento delle specie oggetto di monitoraggio ed accompagnati da istruttori specializzati. È esclusa attività subacquea, ivi compresa l'apnea. Il
monitoraggio si baserà su un protocollo scientifico standardizzato lungo transetti con profondità dell'acqua non superiore a 3 m. I dati raccolti saranno resi fruibili anche ad un pubblico non
specializzato.
Il protocollo adottato prevede la ricerca visiva di 12 possibili specie aliene, di grandi dimensioni e facilmente riconoscibili:
Le osservazioni saranno condotte lungo transetti paralleli alla costa, posizionati su un fondale con profondità massima di 3 m. I transetti avranno una lunghezza di 50 m, saranno identificati da
una cima di riferimento, e sarà considerata una fascia larga 5 m su ciascuno dei due lati della cima di riferimento per una superficie di 500 m² per ciascun transetto.
I partecipanti saranno istruiti sull'applicazione del protocollo e sul riconoscimento delle specie, gli saranno forniti materiale illustrativo, schede di riconoscimento e tutto il materiale
necessario per applicare il protocollo e registrare i dati. I partecipanti saranno seguiti in acqua da persone esperte.
OBIETTIVO
L'attività deve prevedere un coinvolgimento minimo di n. 100 volontari e un'attività di comunicazione ed informazione aperta al pubblico.
RISULTATI ATTESI
Grazie alla partecipazione attiva degli studenti volontari delle scuole medie superiori sarà possibile massimizzare le osservazioni all'interno dell'Area Marina Protetta. Il progetto assolverà,
quindi, il duplice scopo di avanzare le conoscenze a disposizione sulla presenza e distribuzione di specie aliene marino-costiere e sensibilizzare i cittadini riguardo all'importanza delle
invasioni biologiche.
Individuare e segnalare le specie marine aliene
nell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo
Delaria MA, Caronni S, Turicchia E, Cerrano C, Ponti M (2017) Individuare e segnalare le specie marine aliene nell’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo. Reef Check Italia onlus, Ancona, pp. 48. ISBN 978-88-906783-6-3
Questo piccolo libro, destinato ad un pubblico ampio, illustra in maniera semplice ma completa le modalità di diffusione e le conseguenze ecologiche ed economiche delle specie marine "aliene", cioè quelle che si diffondono in aree geografiche in cui non erano presenti. Questo fenomeno, provocato o quantomeno accentuato dalle azioni dell'uomo, può portare a squilibri ecologici con importanti conseguenze per gli ecosistemi naturali e persino per la salute e il benessere dell'uomo. L'introduzione delle specie aliene è oggi considerata una delle principali cause di perdita di biodiversità sul nostro pianeta.
Questo libro non è in vendita, la versione digitale essere scaricata in PDF da questa pagina. La versione stampata può essere richiesta all'Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo o a Reef Check Italia onlus, fino ad esaurimento scorte e concordando le eventuali spese postali.
Le specie bentoniche invasive sono state segnalate come la seconda causa più comune di estinzione di specie. I loro impatti ecologici possono propagarsi lungo la rete alimentare e influenzare il funzionamento dell'ecosistema, con importanti impatti socio-economici e sulla salute con una significativa perdita di servizi ecosistemici. I progetti di scienza del cittadino possono contribuire in modo sostanziale alla diagnosi precoce di nuove specie invasive e ridurre i tempi di risposta della gestione per l'implementazione di altre misure di controllo mediante protocolli di rilevamento precoce.
OBIETTIVO
Il protocollo di rilevamento prevede:
RISULTATI ATTESI
Con la collaborazione di esperti ricercatori saranno valutate le metodologie di campionamento, i luoghi e la restituzione dei dati da caricare su apposite schede.
Il monitoraggio della "Mass Mortality" nasce dall'esperienza scientifica maturata all'interno del progetto MP-Engage attraverso una specifica raccolta di dati sul campo durante le azioni rivolte
alla valutazione dell'impatto di eventi di mortalità di massa in diverse aree del Mediterraneo nord-occidentale. Il protocollo si concentra principalmente su alcune specie di gorgonie che
vivono in acque poco profonde. Tuttavia, può essere adattato per valutare l'impatto su altre specie macrobentoniche (es. Spugne, coralli, briozoi). Le linee guida tecniche, di base, forniranno
indicazioni da cui valutare gli impatti. Le specie utilizzate nelle valutazioni climatiche sono:
Paramuricea clavata, Eunicella singularis, Eunicella cavolini, Corallium rubrum, Leptogorgia sarmentosa, Cladocora caespistosa, Oculina
patagonica, Astroides calycularis, Ircinia fasciculate, Sarcotragus spinosulus, Spongia variabilintruntru, Icatercinia variabilintrun e
Pentapora fascialis.
Responsabile dell'attività: Coop Axinella
Email: comunicazione@amptavolara.it & giorgianervegna@gmail.com
L'associazione si impegna/propone di organizzare delle attività di comunicazione ed informazione nelle spiagge dell'AMP di Tavolara, in collaborazione con i concessionari, con l'intento di sensibilizzare i fruitori sul corretto uso della risorsa spiaggia, le problematiche del contesto dunale, il corretto conferimento dei rifiuti per una spiaggia più sostenibile. All'occorrenza saranno organizzati dei laboratori didattici per i bambini. Queste attività si volgeranno nel periodo estivo 2020.
OBIETTIVO
Questa azione prevede attività informative e di comunicazione, anche sotto forma di punti di informazione itineranti e laboratori didattici, da svolgersi presso gli stabilimenti balneari dell'AMP
di Tavolara sulle tematiche che riguardano il valore ecologico della Posidonia oceanica, gestione della risorsa spiaggia, risorse idriche, specie aliene e corretto smaltimento dei
rifiuti. L'attività prevedrà minimo 20 giornate di sensibilizzazione in spiaggia e un'attività di comunicazione ed informazione aperta al pubblico.
RISULTATI ATTESI
Responsabile dell'attività: Reef Check Italia onlus, Associazione ISSD
Email: postmaster@reefcheckitalia.it & issd8479@gmail.com
Corso di biologia marina dedicato per 15 persone e che affronti i seguenti argomenti durante le lezioni didattiche:
Riferimenti bibliografici