#CleanVID

La pulizia costiera in tempi di pandemia

La prossima volta che vai in spiaggia o lungo un fiume, porta con te un sacchetto della spazzatura e la app Clean Swell per raccogliere e documentare i rifiuti che trovi.

Aderisci alla nuova iniziativa di Reef Check Italia onlus, chiunque può dare il proprio contributo.

Dall'inizio del 2020 le vicissitudini legate alla diffusione del nuovo corona virus (COVID19) hanno monopolizzato le prime pagine di giornali e media, senza eccezioni. Tutti i cittadini, a ragione, hanno sentito forte l’esigenza di conoscere quanto più possibile gli effetti del virus nei confronti della loro salute. Finalmente sono finiti al centro dell’attenzione gli esperti, che hanno indirizzato le scelte dei politici seguendo principi rigorosamente scientifici. I temi basati sulle esternazioni quotidiane della politica, più vicini a discussioni da bar dello sport, sono quasi un brutto ricordo. Questa potrebbe essere una buona opportunità per abbandonarli definitivamente a vantaggio di un nuovo modo di affrontare gli aspetti fondamentali della nostra esistenza, come salute e ambiente.

Il tema ambientale infatti, pur essendo momentaneamente finito in secondo piano, è uno di quelli che potrebbe ricavare maggiori benefici in un prossimo futuro.

Uno dei principali vantaggi legati al “lockdown” per cercare di contenere la malattia ha visto, in Italia,  un forte calo delle emissioni di biossido di azoto durante i primi due mesi e mezzo del 2020. Sono dati raccolti dal satellite Copernicus Sentinel-5P dell'Agenzia spaziale europea, che tiene traccia dell'inquinamento atmosferico. Questi effetti, seppur poco significativi sul lungo termine, a breve termine sono sicuramente utili. Il livello di inquinamento dell'aria influenza positivamente la salute cardio-polmonare in generale, quindi avere meno inquinamento nel momento in cui questo virus è presente non può che essere  un fatto positivo. La forte riduzione dell’inquinamento acustico ha inoltre permesso a numerosi animali di riconquistare aree perse da tempo.

Al contrario, l’inquinamento da rifiuti lungo le nostre coste potrebbe invece aver subito un incremento considerevole.

In questo periodo la filiera del riciclo ha subito rallentamenti. L’Italia è un Paese che ricicla moltissimo, l’effetto di un blocco potrebbe essere drammatico sulla gestione dei rifiuti urbani. Molte industrie del riciclo sono chiuse e quindi non ritirano i materiali (metalli, legno, plastiche), oppure sono bloccate dalla mancanza di sbocco degli scarti del riciclo. 

Diverse aziende hanno annullato i divieti sui sacchetti usa e getta e hanno ricominciato a fare affidamento ancora sulla plastica monouso.

Molte persone rinchiuse in casa hanno aumentato la quantità di acquisti online e le consegne di cibo a domicilio. Ciò ha portato a un maggior consumo di imballaggi in plastica monouso.

 

A questi si aggiunge un aumento dei rifiuti sanitari: gran parte dei dispositivi di protezione individuale utilizzati dagli operatori sanitari possono essere indossati solo una volta per poi essere smaltiti.

Da tempo Reef Check Italia Onlus è impegnata nella sensibilizzazione su questa tematica coinvolgendo cittadini volontari nel monitoraggio e nella pulizia delle spiagge. In collaborazione con Ocean Conservancy abbiamo organizzato varie edizioni dell’International Coastal Cleanup (ICC) in diverse località italiane. Si tratta di eventi che hanno visto la partecipazione di un gran numero di volontari che hanno contribuito a ripulire le nostre coste da un’incredibile quantità e varietà di rifiuti.

Ora eventi come l’ICC che mirano al coinvolgimento di numerose persone, a causa del COVID-19  rischiano di subire un pericoloso stop.

 

Per non interrompere il comportamento virtuoso dei cittadini ottenuto con sforzi notevoli, abbiamo pensato a un’iniziativa che sostituisse momentaneamente gli eventi caratterizzati dalla partecipazione di numerose persone, programmando una serie di raccolte di rifiuti individuali (o che seguano il numero massimo di persone consigliate dalle future linee guida del governo italiano), che dovranno svolgersi entro il mese di giugno 2020.

 

 

Anche da soli possiamo dare un senso più ampio alle nostre passeggiate e contribuire attivamente alla rimozione e al censimento dei rifiuti. Lo spirito sarà comunque quello di condividere con tante altre persone l’impegno di ognuno, fornendo dati al data base TIDES di Ocean Conservancy, attraverso la app Clean Swell, la metodologia di raccolta rifiuti adottata da Reef Check Italia Onlus. Se tutti insieme possiamo dare un grande contributo alla lotta contro il corona virus allo stesso modo possiamo farlo verso uno dei principali problemi dell’ambiente marino costiero.