Sono su un treno, è novembre, mattina presto. Fuori dal finestrino, paesaggi grigi si sorpassano a vicenda, tutti uguali. C’è una nebbia fitta e fredda che avvolge tutto, rubando i colori. Il treno sfreccia veloce lungo i binari, ma la mia mente corre in direzione opposta e torna indietro.
I giorni 9 e 10 novembre si sono svolti i corsi Eco Diver ed Eco Diver Trainer organizzati da Reef Check Italia e ospitati dal Diving Center Portofino Divers di Bruno Borelli a Santa Margherita Ligure. L’evento ha visto la partecipazione dei subacquei GlobalUnderwaterExplorers (GUE)Stefano, Fabio e Caterina, i quali sono stati formati dal trainer Alberto Coletti nell’apprendimento del protocollo Reef Check Italia onlus per il Monitoraggio dell’Ambiente Costiero in immersione.
Situato al largo della costa orientale dell'Africa, il Madagascar è la quarta isola più grande del mondo. Molti dei principali ecosistemi sono al suo interno, dove si trovano aree desertiche, foreste pluviali, alte montagne, pianure. Oltre a essere conosciuto per la sua elevata biodiversità e l'alto grado di endemismi, Il Madagascar è noto per essere uno degli otto “hotspot” di biodiversità più "caldi" del pianeta, ovvero un’area dove la ricchezza e gli endemismi di specie animali e piante sono associati a una perdita della vegetazione primaria originaria stimata superiore al 90%.
Durante l’anno scolastico 2018/2019 è stato proposto per il gruppo dell’aula sorriso dell’IIS “Amaldi-Sraffa” il progetto di Biologia Marina denominato “LA SPIAGGIA È DI TUTTI - MAC-E “MONITORAGGIO AMBIENTE COSTIERO EMERSO”.
Senigallia, 5 gennaio 2019. Una camminata pomeridiana sulla spiaggia di velluto per godere della tranquillità e dell’aria frizzante di questi giorni, post abbuffate festive.
Spesso non ci facciamo nemmeno caso, ma col naso all'insù per fissare quel magnifico cielo rosa, finiamo col calpestare oggetti e resti di organismi marini che il mare ci riporta, testimone, dopo una grossa mareggiata o per il passaggio di navi e pescherecci.
A volte riesce anche a stupirci con la stranezza di certi organismi e la portata del fenomeno:
oggi, infatti, non è passato inosservato con la distesa di ricci marini irregolari, ed in misura minore altri animali come granchi o conchiglie di vario tipo che si sono riversati sulla battigia.
Questi strani resti altro non sono che l’esoscheletro di un “riccio irregolare”, diverso dal classico riccio di mare, regolare, tondeggiante, a cui siamo abituati.
La forma infatti risulta più schiacciata e depressa.
Il perché è dovuto al suo habitat: vive infatti infossato nella sabbia, da qui il nome “riccio di sabbia”, difficile da osservare libero.
Più facile è trovare, come in questo caso, l’esoscheletro dell’organismo spiaggiato (figura in basso).
Avevate già visto un fenomeno con una portata simile così importante?
In caso di risposta affermativa segnalatecelo all'indirizzo postmaster@reefcheckitalia.it
Antonietta D'Agnessa
Reef Check Italia onlus
Resoconto della spedizione di Reef Check Italia Onlus a Bangka Island - Sulawesi (Indonesia)
29 ottobre 2018: una mareggiata di singolare entità, con onde che hanno raggiunto i 10 metri di altezza e venti che hanno di gran lunga superato i 100 km orari, ha flagellato le coste della Liguria. I giorni a seguire hanno visto amministratori locali, forze dell’ordine e volontari impegnati nel ripristino del territorio e dei servizi primari.
La popolazione attonita e sbigottita davanti ad uno scenario talvolta apocalittico si è interrogata sull’entità dell’evento.
Sicuramente a livello globale si sta riflettendo sul nostro futuro soprattutto dopo l’approvazione, lo scorso 6 ottobre, del documento relativo al riscaldamento globale redatto da un pool di centinaia di scienziati e ricercatori di tutto il mondo appartenenti all’Intergovernmental Panel on Climate Change, sotto l’egida delle Nazioni Unite. Quello che è emerso non lascia dubbi sullo stato di surriscaldamento del nostro pianeta e sulle azioni che i governi di tutto il mondo sono chiamati ad adottare nell’immediato futuro (https://www.ipcc.ch).
A livello locale, le spiagge e i litorali italiani si sono presentati profondamente modificati, con danni ingenti e numerose zone da bonificare. E la Liguria non ha fatto eccezione, anzi.
di Monica Previati
Reef Check Italia Trainer
Sabato 18 agosto, a circa 6 miglia dalla costa di Diano Marina, un comune turistico del ponente ligure, lo staff dell’Associazione Informare ha avvistato per la prima volta nell’imperiese (non ci sono infatti segnalazioni precedenti) Porpita porpita, nota come il “bottone blu” del mare.
Non fatevi ingannare dall’aspetto, quello che apparentemente può sembrare un singolo individuo, magari una medusa, in realtà è un idrozoo coloniale della famiglia Porpitidae (Gul and Gravili 2014): in pratica una colonia di polipi (zoidi) che si organizzano formando una struttura rotondeggiante, chitinosa, chiamata pneumatoforo, di pochi centimetri di diametro. La straordinarietà di questo organo è quella di esser fatto da piccolissime camere d’aria collegate tra di loro che incamerano e rilasciano aria in modo da poter far affondare o galleggiare l’animale.
Intorno al disco si possono ammirare i tentacoli blu dei polipi, armati di nematocisti, piccole cellule che contengono dardi urticanti. Come le sue più strette parenti (le così dette Velelle), infatti, anche P. porpita attacca le prede che stordisce con un veleno ben poco urticante per l’uomo ma sufficiente ad uccidere i piccoli animali planctonici di cui si nutre.
Se qualcuno si stesse chiedesse se questo animale sa nuotare, la risposta è no, o per meglio dire P. porpita, così come le meduse, non sa nuotare contro corrente e per questo viene definita un organismo planctonico, facente parte del pleuston ovvero di quel gruppo di individui che hanno una parte del loro corpo galleggiante, in questo caso lo pneumatoforo ed una parte immersa, per P. porpita i tentacoli.
Oltre ad essere un vagabondo del mare (questa è l’etimologia della parola plancton), questo idroide coloniale è un organismo cosmopolita; vive infatti tra la superficie fino ai 200 m di profondità nei mari tropicali ma avvistamenti di questa specie sono stati fatti anche nell’Atlantico, nell’Indopacifico e nel Mediterraneo (nel 2016 lungo le coste di Santa Maria di Leuca –Lecce; nel 2017 a Termoli e nelle acque dell'Area Marina Protetta Torre del Cerrano; nel 2018 in Calabria e in Liguria).
Bibliografia e riferimenti
Gul S., Gravili C. (2014). On the occurrence of Porpita porpita (Cnidaria:Hydrozoa) at Pakistan coast (North Arabian Sea). Mar Biodivers Rec 7:1–3
Shah Nawaz Chowdhury M., Sharifuzzaman S. M., Sayedur Rahman Chowdhury, Rashed-Un-Nabi Md., and Shahadat Hossain M. (2016). First Record of Porpita porpita (Cnidaria: Hydrozoa) from the Coral Reef Ecosystem, BangladeshM. Ocean Sci. J. 51(2):293
Il corso EcoDiver in questione è stato organizzato in data 22 luglio 2018 presso Style Diving, a S. Michele di Pagana – Rapallo (GE) da Eliana Ferretti (trainer n. 2532).
I partecipanti iscritti al corso sono stati sei (Fabiana, Aldo, Camilla, Silvia, Susanna e Matteo).
In aggiunta, è stato registrato come EcoDiver anche Stefano che ha seguito e prestato assistenza durante il corso.
Il corso è stato svolto nell’arco di una giornata. Lo svolgimento del programma per intero nel limitato tempo a disposizione è stato facilitato dal fatto che tutti i partecipanti sono biologi marini (chi studente, chi già laureato).
La giornata è stata organizzata nel seguente modo:
Ritrovo al diving alle 8.30, riempimento dei moduli e presentazione dello staff e degli allievi;
Presentazione di Reef Check, presa visione delle mappe GIS sul sito e della struttura della App RC; Spiegazione di reef temperati vs reef tropicali, coralligeno mediterraneo, pressioni antropiche e importanza del monitoraggio su diverse scale (temporali e spaziali) da parte di volontari;
Panoramica della raccolta dati tramite censimento visivo e spiegazione dettagliata della modalità di censimento;
Identificazione di tutte le specie del protocollo RC e perché è importante la loro segnalazione;
Test finale di identificazione e inserimento coordinate;
Correzione del test finale e domande;
Breve pausa pranzo verso le 13;
Alle 14 briefing e tutti in barca;
Immersione.
L’immersione (e quindi la raccolta dati) è stata fatta nel sito di Punta Vessinaro. È durata 54 minuti, di cui tempo di osservazione totale 45 minuti, a una profondità compresa tra 5 e 18 metri.
Ogni allievo ha scelto di monitorare tra le 3 le 5 specie, aggiungendone poi alcune trovate durante l’immersione.
La visibilità era scarsa fino a 5 metri e buona sotto i 5 metri di profondità.
Al termine dell’immersione il gruppo è tornato al diving e, dopo aver lavato e sistemato le attrezzature, è stato fatto l’inserimento dei dati raccolti.
Alcuni hanno inserito i dati da app, altri da sito.
Le coordinate sono state rilevate tramite il GPS della barca, che i ragazzi hanno guardato durante il rilevamento. Durante l’inserimento dei dati sono stati chiariti gli ultimi dubbi.
Al termine dell’inserimento dati sono stati consegnati i brevetti e i diplomi (con foto e ovazioni)!!
I feedback da parte sia degli allievi sia del diving sono stati molto positivi, sembravano tutti entusiasti del corso. Vorrei puntualizzare che anch’io ero entusiasta del corso!
Eliana Ferretti
EcoDiver MAC Trainer
Reef Check Italia Onlus
Sabato 16 giugno si è svolto il primo (speriamo di una lunga serie!!!!!) corso EcoDiver MAC 2018 organizzato dal Diving La Torre di Calafuria.
Anche quest’anno l'Istituto Comprensivo Primo di Albenga ha partecipato al progetto “Il Gioco di Linneo”, proposto dall'Associazione InfoRmare in collaborazione con Reef Check Italia, una onlus scientifica universitaria non lucrativa dedicata alla protezione e al recupero delle scogliere del Mediterraneo e di tutte le aree coralline.
Resoconto della spedizione di Reef Check Italia, nell’isola di Bangka (Indonesia) per proteggere e conservare gli straordinari reef corallini dell’area.
Dopo l’area marina protetta di Portofino proviene da Diano Marina l’ultima segnalazione di questa specie “aliena” potenziale minaccia per le specie autoctone mediterranee.
La fioritura di Posidonia oceanica nel 2015 e ora
A cura dello staff dell’asd Informare
Circa 120 milioni di anni fa alcune piante terresti alotolleranti, ovvero specie adattatesi a fasi periodiche di emersione, hanno definitivamente abbandonato il loro vecchio habitat aereo per adattarsi perfettamente e completamente a quello marino.
Dall’11 al 16 Maggio 2017 si è svolta a Castelfidardo, in provincia di Ancona, la XIX Mostra Mercato del Libro per Ragazzi, a cui hanno partecipato i bambini dell’Istituto Comprensivo Soprani, con un’esposizione al termine del percorso di scienze svolto durante tutto l’anno scolastico con Laura Valisano, che ha coinvolto i bambini in lezioni di zoologia ed ecologia e in varie esperienze, tra cui la partecipazione al progetto di Monitoraggio dell’Ambiente Costiero Emerso di Reef Check Italia onlus.
Dopo aver esplorato il mondo degli animali e aver imparato a riconoscere vari tipi di organismi viventi, i bimbi si sono infatti trasformati per un giorno in piccoli scienziati, partecipando al progetto Mac-E. Dopo la lezione introduttiva, in cui Laura ha parlato del progetto di monitoraggio delle spiagge e dell’importanza di rispettare l’ambiente naturale e gli organismi viventi, armati di quadrati di campionamento e schede da compilare, i bimbi hanno effettuato la raccolta dati sullo stato di salute della spiaggia, annotando sulle apposite schede, non solo informazioni su organismi animali e vegetali, ma anche sui rifiuti abbandonati lungo il litorale e in mare.
Bambini ed insegnanti hanno attivamente partecipato al progetto, felici a fine percorso di osservare il materiale spiaggiato con occhi diversi e di saper riconoscere resti di vari organismi come molluschi gasteropodi o bivalvi e persino le uova di pesci cartilaginei! Tutti hanno con dispiacere constatato, quanta immondizia la gente lasci nella natura, tra bottiglie, sigarette e pezzi di plastica a non finire e sono tornati a casa con in testa la lezione più importante: conoscere e amare la natura significa soprattutto rispettarla!
MAC Emerso a Senigallia: studenti italiani e spagnoli insieme per una giornata dedicata al monitoraggio della spiaggia di velluto.
Un ricercatore che campiona una spiaggia vuole dare una fotografia dello stato attuale di uno degli ecosistemi più sfruttati e stravolti dall’uomo, una linea di confine delicata e sensibile, che va studiata e protetta. Un ricercatore che fa campionare una spiaggia a dei volontari, siano essi bambini o adulti, vuol fare di più: vuole trasmettere le sue conoscenze e l’importanza dell’osservazione, nonché sensibilizzare i cittadini nei confronti di questo habitat, unendo la ricerca all’educazione ambientale.
Non c’era Cenerentola né era mezzanotte quando i subacquei dell’asd Informare hanno visto galleggiare in pochi metri d’acqua, vicino alla costa di Laigueglia, in Liguria, alcuni esemplari di Cymbulia peronii o “scarpetta di cristallo”.
I temi fondamentali dell’ultima spedizione di Reef Check Italia nell’isola di Bangka (Indonesia 2016)
Dal 2011 Reef Check Italia monitora i reef di Bangka Island (North Sulawesi – Indonesia), tramite i protocolli Reef Check e Coral Watch. Dopo 6 anni consecutivi di monitoraggio, lo stato di salute dei reef sembra sia rimasto sostanzialmente immodificato.
Tanta voglia di fare e materiali semplici per questa prima attività di Mac_Emerso nella Riserva Parziale di Ponta do Ouro (https://www.facebook.com/PPMRMozambique/).
Aperta a Ponta do Ouro, Mozambique, una nuova frontiera per i biologi marini di “Reef Check Italia Onlus”, impegnati in questi giorni a collaborare con l’area marina protetta di Ponta d’Ouro (https://www.facebook.com/PPMRMozambique/) tramite diversi incontri con gli alunni della scuola locale.
I nativi digitali imparano ad utilizzare la tecnologia fin da bambini e si destreggiano abilmente tra videogiochi, smartphone e pc. Così immersi in questo tipo di esperienza si abituano a percepire il mondo tramite uno schermo, perdendo di conseguenza il contatto con la natura che li circonda.
Nell'anno in cui i ricercatori di un consorzio, costituito da NOAA, XL Catlin Seaview Survey, The University of Queensland (Australia) e Reef Check, hanno annunciato il terzo evento di bleaching globale dei coralli mai registrato, i reef corallini dell’Isola di Bangka non sembrano affatto interessati da questo fenomeno. Sono queste le considerazioni frutto dalla recente spedizione che Reef Check Italia onlus ha effettuato, per il quinto anno, presso il centro Coral Eye, in Indonesia.
Soft Corals e Coral Farming: un approccio al tema nel corso Tropical Ecodiver 2015
Quest’anno il corso sull’identificazione dei coralli e sugli approcci di monitoraggio delle scogliere coralline tenutosi dal 26 Ottobre al 2 Novembre nella splendida location dell’isola di Bangka (North Sulawesi, Indonesia) circondata dalla immensa biodiversità del mare di Celebes ha avuto per la prima volta un modulo dedicato al mondo dei coralli molli.
Pulau Bangka è un'isola indonesiana situata nel cuore dell'area a maggior tasso di biodiversità marina in assoluto, chiamata “Il Triangolo dei Coralli”.
I reef rappresentano il principale sostentamento per le popolazioni locali, sia in termini di pesca che di turismo. Sull’isola risiedono 2700 persone.
Corso EcoDiver Mac
20 luglio 2014
Marina di Salivoli
È mattina presto, una leggera brezza fa oscillare le sartie delle barche a vela ancora addormentate nella marina di Salivoli, la giornata promette bene. Mi alzo tra un misto di agitazione ed euforia per il mio primo corso da trainer, ho tante cose da trasmettere ai miei allievi e non vedo l’ora di iniziare!
Gianfranco Rossi, Reef Check Italia onlus
Primo Workshop sull’identificazione dei coralli costruttori dei reef corallini nell’Indonesian Reef Research Outpost “Coral Eye” di Bangka (Indonesia).
Le scogliere coralline sono l’habitat a maggior tasso di biodiversità marina del pianeta. È sufficiente per chiunque indossare una semplice maschera subacquea per
costatare la validità di quest’affermazione.
Lungo la via dei pescherecci la nebbia delle prime ore del mattino
rende tutto un po’ ovattato. Questo però non scoraggia i ragazzi della Schio Sub che domenica 27 Ottobre, con la voglia di imparare a conoscere ciò che ci circonda e di aiutare la ricerca, hanno
partecipato al corso EcoDiver M.A.C. (Monitoraggio dell’Ambiente Costiero).
Il protocollo Reef Check nacque in seguito alla constatazione che non esistevano dati sufficienti per stabilire una “baseline” dello stato di salute dei reef corallini del pianeta. Il vantaggio del protocollo consisteva, soprattutto, nella possibilità di coinvolgere volontari subacquei che, condotti da biologi marini, potessero dare un contributo fondamentale alla raccolta di dati diversamente non ottenibili.
Sabato 29 giugno 2013, presso le aule della sede Abap (Associazione
biologi ambientalisti pugliesi), si è svolto il primo corso organizzato dal Centro Sub Corato in collaborazione con SIGEA (sezione pugliese della Società Italiana di Geologia Ambientale), utile
alla formazione dei volontari EcoDiver MAC per Reef Check Italia.
Tra il 12 ed il 14 luglio 2013 Marina di Ravenna è stata teatro per il terzo anno consecutivo dell'evento Dive Days, il cui scopo è la raccolta di fondi per l'ospedale S. Francis in Tanzania.
Il Nord Adriatico o Alto Adriatico è il mare più a nord del Mediterraneo. Lungo la parte occidentale italiana alcune centinaia di km di coste, in prevalenza sabbiose, si susseguono dal golfo di Trieste, a nord, fino alla città di Ancona, a sud. Ovunque il mare degrada dolcemente verso un fondale, prevalentemente a base di sedimenti fini, con una profondità media molto bassa, attorno ai 35 metri. L’ecosistema del mare Nord Adriatico è uno dei più produttivi di tutto il Mediterraneo, in grado di ospitare una straordinaria varietà di organismi.
CORSO ECODIVER MAC - CLUB PORCO SUB DI SAN BENEDETTO PO
Che il mare fosse un luogo magico già si sapeva, un luogo che ti permette di
volare anche senza ali, che ti permette di immergerti nei tuoi pensieri e di osservare le sue meraviglie.
Una certa magia il mare riesce a trasmetterla anche nel mondo terrestre unendo persone con la stessa passione, permettendo di creare nuove amicizie e sinergie semplicemente parlando di lui e dei
suoi segreti.
di Cristina Gioia Di Camillo e Fabrizio Torsani
State passeggiando lungo le coste della Sardegna, siete rapiti dalla visione mozzafiato del mare cristallino e dall’aria ancora frizzante del mese di maggio. All’improvviso vi accorgete che i vostri piedi calpestano un’insolita scia azzurra che si snoda a perdita d’occhio su tutta la spiaggia.
di Fabrizio Torsani
Come già riscontrato nei mesi scorsi per le praterie di Fegina e Punta Mesco nell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre, un “lieto evento” si sta verificando nell’AMP di Tavolara e Capo
Coda Cavallo e nelle aree circostanti: la riproduzione sessuata dellaPosidonia oceanica, detta anche fioritura. Questa specie, infatti, fa parte delle Angiosperme marine; si tratta, cioè,
di una vera e propria pianta, che produce fiori, semi e frutti.
Scena: ore 07.30 del 18 maggio 2013 costa livornese.
Maurizio, deh!
Icché voi?
Ma
ir gomitolo indov’è?
Devi
prende per … scende a …. Insomma dopo ir nano…
di Daniele Grech
Occhio alla medusa? Macché, qua si tratta di Salpe. Quest’anno i più coraggiosi bagnanti primaverili dell’Adriatico le hanno viste. Non
parliamo del pesce che possiamo trovare in prossimità della posidonia (Sarpa salpa), ma di Salpe o Taliacei (Tunicati) che dir si voglia: organismi gelatinosi come le meduse, ma
estremamente differenti dal punto di vista anatomico. Le meduse sono degli cnidari, con una struttura molto più semplice rispetto alle salpe che sono animali anch’essi planctonici, ma
cordati.
di Fabrizio Torsani
Nella giornata di lunedì 18 febbraio, nella costa settentrionale della Sardegna, presso la località di Isola Rossa, si è verificato un massivo spiaggiamento del crostaceoMeganyctiphanes norvegica (M. Sars, 1857), comunemente noto come krill.
Sabato 19 e domenica 20 maggio: Reef Check Italia ospite di Sport7 alla manifestazione andorese "sale&pesce"
Quest'anno Reef Check Italia ha partecipato, grazie alla collaborazione con il diving Sport7 di Andora e sotto il patrocinio del Comune di Andora, alla manifestazione
"sale&pesce" che ogni anno da oltre otto anni si svolge nel porto di Andora, richiamando numerosi turisti e persone locali a conoscere la cultura
gastronomica del territorio.
Campagna per la protezione delle gorgonie e del corallo rosso
di Eva
Turicchia Coordinatrice dei Subacquei Volontari del Nord Adriatico
Solcando il Mar Mediterraneo ne hanno vissute di avventure, talvolta anche turbolente, la Marea ed il suo equipaggio… e questa è la nostra.
I subacquei della società Subtridente Pesaro, i ricercatori scientifici di Reef Check Italia Onlus e le istituzioni pubbliche uniti per la protezione e conservazione della biodiversità dell’ambiente marino costiero del nord Adriatico.
Bbààr' jè Bbààr'! Voci alte, colori accesi e odore di salsedine creano un'armonia che guida i pensieri mentre un sole caldo di inizio luglio
illumina le strade dritte di Bari. Il mare turchese sembra ridere tra le onde mentre osserva chi passeggia sul lungomare, canzoni anni sessanta riecheggiano nell'aria ed un cielo azzurro fa da
cornice al corso Ecodiver e Trainer MAC di Reef Check Italia onlus.