Senigallia, 5 gennaio 2019. Una camminata pomeridiana sulla spiaggia di velluto per godere della tranquillità e dell’aria frizzante di questi giorni, post abbuffate festive.
Spesso non ci facciamo nemmeno caso, ma col naso all'insù per fissare quel magnifico cielo rosa, finiamo col calpestare oggetti e resti di organismi marini che il mare ci riporta, testimone, dopo una grossa mareggiata o per il passaggio di navi e pescherecci.
A volte riesce anche a stupirci con la stranezza di certi organismi e la portata del fenomeno:
oggi, infatti, non è passato inosservato con la distesa di ricci marini irregolari, ed in misura minore altri animali come granchi o conchiglie di vario tipo che si sono riversati sulla battigia.
Questi strani resti altro non sono che l’esoscheletro di un “riccio irregolare”, diverso dal classico riccio di mare, regolare, tondeggiante, a cui siamo abituati.
La forma infatti risulta più schiacciata e depressa.
Il perché è dovuto al suo habitat: vive infatti infossato nella sabbia, da qui il nome “riccio di sabbia”, difficile da osservare libero.
Più facile è trovare, come in questo caso, l’esoscheletro dell’organismo spiaggiato (figura in basso).
Avevate già visto un fenomeno con una portata simile così importante?
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Antonietta D'Agnessa
Reef Check Italia onlus