Monitoraggio e consapevolezza

I temi fondamentali dell’ultima spedizione di Reef Check Italia nell’isola di Bangka (Indonesia 2016)

 

Dal 2011 Reef Check Italia monitora i reef di Bangka Island (North Sulawesi – Indonesia), tramite i protocolli Reef Check e Coral Watch. Dopo 6 anni consecutivi di monitoraggio, lo stato di salute dei reef sembra sia rimasto sostanzialmente immodificato.

Quelli che costituivano la principale minaccia alla sopravvivenza di questi reef, ovvero una serie di impatti di origine antropica, che vanno dall'eccesso di pesca all'uso di tecniche altamente distruttive, come ad esempio la pesca con le bombe o il cianuro, restano ancora una potenziale minaccia. Un’apparente incremento della consapevolezza dell’importanza del mantenimento dell’integrità dei reef, da parte delle popolazioni locali, porterà certamente a miglioramenti notevoli. Al momento, però, la situazione si mantiene stabile e il recupero delle aree impattate è particolarmente lento. 


La scarsa resilienza dei reef favorisce la diffusione di organismi che competono con i coralli e che facilmente hanno il sopravvento in questa situazione. Fra i vari organismi possiamo elencare le spugne che uccidono i coralli come Chalinula nematifera e Terpios hoshinota, la cui presenza è molto evidente in alcuni siti. Fra gli aspetti positivi, in un anno in cui gran parte della Barriera Corallina Australiana è stata colpita dal maggior evento di bleaching dei coralli mai verificatosi in quell’area, nell’isola di Bangka il fenomeno sembra pressoché assente. I pochi coralli che presentano superfici sbiancate sono soprattutto frutto di episodi di predazione o soffocamento dei polipi dovuto a processi di sedimentazione. La minaccia rappresentata dall’apertura di una miniera di metalli sembra, al momento, in parte sventata dopo che la corte suprema di Jakarta ha definitivamente ordinato la cessazione delle attività minerarie della compagnia cinese Mikgro Metal Perdana.

Due anni fa abbiamo deciso di estendere le borse di studio, offerte da Reef Check Italia, a candidati di nazionalità diversa da quella italiana. La presenza di biologi marini, provenienti quest’anno da Hong Kong, Malesia, India, Stati Uniti e Italia ha consentito di raggiungere lo scopo di mettere assieme esperienze di realtà molto diverse fra loro, consentendo un proficuo scambio di conoscenze e una continua crescita dei singoli e di tutti i contenuti della spedizione.

 

Allo scopo di cogliere la straordinaria occasione di trovarsi nel cuore del Triangolo dei coralli, la metodologia di identificazione dei coralli costruttori del reef è stata integrata con l’innovativo metodo del Coral Finder, un volume plastificato che ha consentito di identificare direttamente, sott’acqua, oltre 60 diversi generi di coralli.


Durante la spedizione abbiamo infine assistito ad una iniziativa della organizzazione Yayasan Suara Pulau, denominata “Coral Day”. Una giornata in cui la popolazione locale, in particolare i bambini, hanno celebrato il valore dei reef attraverso canti, spettacoli e danze tradizionali. Un evento perfettamente riuscito nel suo scopo di aumentare la consapevolezza di tutti sulle gravi conseguenze cui porterebbe una eventuale scomparsa delle scogliere coralline. Un raro esempio di sensibilizzazione dei giovani locali, che andrebbe esteso e replicato in molte altre località indo-pacifiche.

 

Un monitoraggio continuo del reef, allo scopo di cogliere eventuali cambiamenti in atto, e aumento della consapevolezza delle popolazioni locali sui temi della conservazione, un binomio che sarà alla base delle future spedizioni di Reef Check Italia nell’isola di Bangka.