MAC Emerso a Senigallia: studenti italiani e spagnoli insieme per una giornata dedicata al monitoraggio della spiaggia di velluto.
Un ricercatore che campiona una spiaggia vuole dare una fotografia dello stato attuale di uno degli ecosistemi più sfruttati e stravolti dall’uomo, una linea di confine delicata e sensibile, che va studiata e protetta. Un ricercatore che fa campionare una spiaggia a dei volontari, siano essi bambini o adulti, vuol fare di più: vuole trasmettere le sue conoscenze e l’importanza dell’osservazione, nonché sensibilizzare i cittadini nei confronti di questo habitat, unendo la ricerca all’educazione ambientale.
E’ questo il leitmotiv dell’associazione Reef Check Italia onlus che ha sviluppato un metodo di campionamento standardizzato, ossia applicabile da tutti restando scientificamente valido, per il litorale: il protocollo MacEmerso, per coinvolgere e sensibilizzare i cittadini con attività sul campo.
Nelle giornate del 22 e 27 marzo, con la collaborazione del liceo Enrico Medi di Senigallia, questo protocollo è stato per la prima volta applicato anche in questa città, campionando il tratto di costa che dal porto arriva alla Rotonda a mare.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la collaborazione dei ragazzi della classe IV BL e dei loro corrispondenti spagnoli, della scuola Ies Mar Menor del comune di San Javier (Murcia), che hanno inserito l’attività di Reef Check all’interno del loro scambio culturale.
Insieme hanno potuto sperimentare il pensiero ed il lavoro del ricercatore per un giorno, ampliando le loro conoscenze sulla spiaggia ed il rispetto per questo habitat, che non è solamente un luogo di ritrovo estivo ma ricopre molteplici ruoli importanti ed ospita i più disparati organismi.
Durante il primo incontro, infatti, ci si è focalizzati sugli aspetti caratterizzanti le spiagge: com’erano in natura e come sono ora, a seguito dei cambiamenti antropici a cui sono state sottoposte.
L’eterogeneità che caratterizza la composizione di una spiaggia riflette anche la diversità degli organismi che quest’ultima ospita: attraverso il protocollo MacEmerso, infatti, i ricercatori di Reef Check hanno selezionato diverse specie, vegetali ed animali, che i ragazzi hanno potuto conoscere. Queste risultano caratterizzanti per l’ambiente costiero sia da un punto di vista ecologico ma anche economico e permettono un’ istantanea dei vari processi in atto sul litorale e nel mare antistante.
Analizzando e monitorando la spiaggia, infatti, è possibile comprendere anche cosa stia avvenendo in acqua (ad esempio a cosa sia dovuto il ritrovamento di organismi spiaggiati), similmente a ciò che faceva lo stesso Darwin, seguito poi dai primi studiosi biologi marini: osservare, riflettere ed ipotizzare.
Una volta appreso il metodo standardizzato, armati di quadrati di campionamento, i ragazzi sono scesi sul campo da veri ricercatori, dando un primo importante resoconto sulla spiaggia senigalliese, utile per progetti di protezione ambientale, che andranno in un database con la speranza che venga arricchito di anno in anno con la costanza e collaborazione dei cittadini.
“Si protegge ciò che si ama, si ama ciò che si conosce”
Antonietta D'Agnessa
Reef Check Italia Onlus