Scena: ore 07.30 del 18 maggio 2013 costa livornese.
Maurizio, deh!
Icché voi?
Ma
ir gomitolo indov’è?
Devi
prende per … scende a …. Insomma dopo ir nano…
faccio presente che quel “gomitolo” è l’ Astrospartus mediterraneus, così descritto dai sacri testi: Classe: Ofiuroidei; Ordine:
Euriali; Famiglia: Gorgonocefalidi.
Di colore grigiastro o beige ha il corpo poligonale da cui si dipartono cinque braccia di tonalità più chiara. Al centro del pentagono si trova su un lato una piccola bocca. Le braccia sono
estensibili e completamente aperte possono raggiungere i 40-50 cm. di ampiezza. Fotofobico predilige i luoghi scuri o poco illuminati e si può rinvenire tra i -20 metri fino oltre i – 100
metri. E’ un filtratore e distende le braccia al buio nutrendosi di plancton. Ama zone battute da corrente. I sessi sono separati ma non vi è dimorfismo.
Da circa un anno è frequente incontrare qui a Calafuria (Li) stelle gorgone a varie profondità. Da vere “democratiche” abbracciano sui - 37 metri, quando la Paramuricea clavata,
quando la Leptogorgia sarmentosa, quando l’Eunicella cavolini. Mentre altri soggetti hanno scelto pareti o massi tra i - 18/ -25 metri. La più originale ha trovato come
punto di pesca il galleggiante di una rete abbandonata a -20 metri.
Per approfondire le mie conoscenze sull’argomento Astrospartus mediterraneus ho cercato sulla rete informatica maggiori informazioni. Su Wikipedia la mia attenzione è stata
attratta dallo spazio dedicato a Habitat e Distribuzione. Le prime parole riportate sono “ molto rara”, ed in seguito “ in Italia è stata segnalata nello stretto di Messina, all’isola del Giglio,
ed infine a Tor Paterno (Civitavecchia)”. La prima sensazione è stata “ stai a vedere che questa eterogenea banda di azotati ha scoperto qualcosa di importante e non lo sapevamo”. Poi è
subentrato il buonsenso e sono qui a promuovere a Reef Check Italia una campagna indirizzata ad aggiornare la mappa della presenza della stella gorgone sulle coste nazionali.
L’esperienza di Cerrano e Previati individuerà i giusti criteri per il censimento.
Qualsiasi sia il risultato i divers di Calafuria continueranno a controllare e coccolare tutti gli abitanti dei fondali perché, strano, ma vero, anche se siamo in Toscana dove sono
nate e continuano a vivere le acerrime lotte tra i comuni, sotto la Torre esiste solo un sentimento: l’amore per il pianeta mare.
Fabio Benvenuti
RCI EcoDiver MAC Trainer