Nel week end del 18-19 giugno tre gruppi subacquei Gruppo
Subacqueo Vicentino, i Not Normal Sub di Verona ed i Noi Sub di Vicenza si sono susseguiti nel monitoraggio delle Tegnùe e del relitto Evdokia II (larghezza 14 m, lunghezza 100 m) accompagnati
dai trainer di Reef Check Italia onlus.
Il mercantile Endokia II, di nazionalità greca, fu speronato nel marzo del 1991 dal cargo Philippos (Honduras); le cause sono da imputarsi alla
fitta nebbia e al sistema radar di bordo del cargo. L'Evdokia II stava navigando verso il porto di Venezia trasportando 3000 tonnellate di lamiere di ferro in coils. Squarciato il fianco sinistro
a seguito dell'impatto, il mercantile si adagiò verticalmente su un fondale di 24 metri; l'equipaggio fu recuperato e non ci furono feriti. Allo stato attuale il relitto, ad una distanza di 6
miglia da riva, si trova adagiato su un fondale sabbioso ad una profondità minima di 17 m e massima di 28 m.
A distanza di una ventina d'anni dall'affondamento, il relitto si presenta animato da forme sessili e vagili. L' Epizoanthus arenaceus, un esacorallo coloniale di colore grigio sabbia con lunghi
tentacoli bianchi, ricopre la maggior parte della lamiera della nave presentandosi con un'abbondanza di "molte aree dense". A prua nella parete interna dello scafo si può trovare qualche
esemplare di Thethya aurantium, una demospongia sferica di colore arancio o giallo scuro che, se toccata, si contrae rapidamente; è importante segnalarla poiché inserita nell'Annesso II
del Protocollo ASPIM (Aree Specialmente Protette d'Importanza Mediterranea, Convenzione di Barcellona). Una miriade di Ophiothrix fragilis, stella serpentina, sono presenti sul fondale che
attraversa lo squarcio del relitto; le braccia di questa ofiura si presentano molto sottili, allungate e fragili con un numero elevatissimo di acuilei. Vive sotto i sassi, in spaccature e fori
della roccia, tra ciottoli e frammenti biogeni in fondali detritici su cui si riunisce durante il periodo estivo che va da giugno ad agosto per riprodursi e deporre le uova.
Lo squarcio nello scafo viene indicato anche dai riflessi argentei di alcuni esemplari di Sciaena umbra, comunemente detta corvina. Questa specie appartenente alla famiglia sciaenidae
abita fondali solitamente rocciosi da pochi metri di profondità fino a 30 metri. Di caratteristico colore di fondo bruno dorato con riflessi argentei è un organismo con abitudini notturne. E' una
specie sfruttata commercialmente e conoscere la dinamica degli stock naturali può essere un utile strumento per pianificarne la pesca.
Notevole interesse fra i subacquei ha suscitato anche Conger conger, il grongo, di forma allungata con le pinne dorsale, caudale e anale riunite a formare un'unica pinna; specie
semelpara (interessata da un unico evento riproduttivo nella vita) è pescata abitualmente e conoscere la sua abbondanza a basse profondità aiuterebbe a capire le sue esigenze ecologiche.
Esemplari sparsi di Chromis chromis, unico rappresentante mediterraneo della famiglia pomacentridae, si trovano soprattutto nella parte alta del relitto. Questa specie è conosciuta
comunemente come castagnola, abita i fondali del Mediterraneo e dell' Atlantico occidentale raggiungendo una dimensione massima di 16 cm. La riproduzione avviene durante il periodo estivo e dopo
la nascita dei piccoli, di colore blu elettrico, a prendersene cura sono gli esemplari maschi.
Come ad ogni monitoraggio lo staff del Diving Tegnùe ha poi preparato un pasto prelibato che ha concluso nel migliore dei modi una giornata all'insegna della salvaguardia dell'ambiente, della
buona compagnia di uno staff professionale e dei gruppi di subacquei che hanno partecipato a questa iniziativa e che speriamo di incontrare nuovamente, se interessati, in occasione del corso
Ecodiver MAC che si terrà a Chioggia il 17 Luglio.
I dati raccolti sono consultabili on line sulla banca dati di RCI ( www.reefcheckitalia.it > protocollo di monitoraggio ambientale costiero > censimenti visivi > schede
inviate)