Seguendo i pescherecci, i trainer di Reef Check Italia onlus sono arrivati al diving Tegnùe domenica 12 giungo per il secondo weekend di monitoraggio delle Tegnùe. Quest'ultime sono formazioni rocciose biogeniche cioè biocostruzioni originate da alghe cacaree incostranti, soprattutto quelle rosse, Peyssonneliaceae e Corallinaceae, che, accumulando carbonato di calcio nei loro tessuti, offrono substrati duri per insediamento di altre alghe e animali.
Anche animali sessili, quali anellidi policheti e molluschi bivalvi, partecipano al processo di biocostruzione. Uno degli aspetti più importanti che distinguono le Tegnùe è il gran numero di
specie che qui possiamo trovare grazie alla complessità struttrale e alla tipologia di substrato che le differenzia dal tipo di fondale piatto e limoso circostante. Reef Check Italia onlus sta
promuovendo un monitoraggio estivo basato sul protocollo MAC (Monitoraggio Ambientale Costiero), che coinvolge i subacquei volontari al fine di accrescere la consapevolezza e l'importanza di
questi ambienti.
La prima immersione della giornata è stata effettuata sul Relitto Evdokia II dopo aver fatto un briefing sulla metodologia di monitoraggio tramite censimento visivo e su alcune specie chiave. Per
l'occasione sono state scelte: Epizoanthus arenaceus, un cnidario la cui distribuzione è tutt'ora incerta e Conger conger (gronco), specie sfruttata commercialmente e spesso presente nei relitti.
I subacquei coinvolti nel monitoraggio appartengono a due gruppi subacquei l'A.T.A.sub (Associazione Trentina Attività Subacque) e il G.S.M. (Gruppo Sommozzatori Monselice). Nonostante la
visibilità non fosse delle migliori è stata segnalata la presenza delle specie coinvolte nel briefing ed anche di Trisopterus minutus (merluzzetto), Chromis chromis (castagnola) e avvistate
specie di interesse come il Cerianthus spp., Ophiothrix spp. (stelle serpentine), Clavelina spp. e la spugna Ulosa stuposa (spugna ramificata localmente abbondante).
Dopo due chiacchere a bordo ed aperitivo, è iniziato il secondo briefing incentrato sul porifero Geodia Cydonium e il tunicato Polycitor adriaticus. Il primo importante perché interessato da
gigantismo e l'altro per la distribuzione poco nota. Durante l'immersione è stata avvistata anche la Cornularia cornucopiae, un ottocorallo che colonizza substrati duri in habitat poco profondi e
dalla distribuzione incerta.
Rientrati in porto, ci siamo goduti l'ottimo pranzo preparato dallo staff professionale e cordiale del Diving Tegnùe (Rossano, Lorenzo e Luca). Dopo la foto di gruppo ci siamo salutati sperando
di rincontrarci presto, magari in occasione del corso Ecodiver MAC che si terrà proprio a Chioggia il 17 luglio.
I dati raccolti sono consultabili on line sulla banca dati di RCI ( www.reefcheckitalia.it > protocollo di monitoraggio ambientale costiero > censimenti visivi > schede
inviate)
Eva
Turicchia e Lorenzo Carlesi - Reef Check Italia onlus