Quante volte ci si può immergere con un velo sugli occhi prima che curiosità ci rapisca in un delicato gioco di conoscenza e stupore? Quante volte ci si è chiesti, come subacquei ricreativi, quale contributo poter dare per preservare l'ambiente marino?
La risposta non è univoca e tra le possibili proposte si può annoverare quella promossa dal Club Sommozzatori Chioggia e da Reef Check Italia
onlus, in collaborazione con Club Profondo Blu Chioggia e Diving Tegnùe. Tutti i weekend di quest'estate, imbarcadosi da Chioggia presso il Diving Tegnùe, si offre la possibilità a chiunque
sia interessato, indipendentemente dal livello di brevetto e dalla didattica, di effettuare un monitoraggio scientifico basato sulla tecnica del censimento visivo al fine di ampliare la
conoscenza dell'areale di distribuzione degli organismi presenti sul territorio delle Tegnùe.
Ed è così che domenica 5 giugno, in una giornata accolta da sole e mare calmo, a bordo dell'imbarcazione del Diving Tegnùe Chioggia, ad accompagnare i trainer di Reef Check c'erano i subacquei
del Club Emozioni nel Blu di Mestre, della Bisanzio Sub di Ravenna e della Cactus Sub.
La prima immersione è stata sul relitto Evdokia II, affondato dopo esser stato speronato da un cargo dell' Honduras negli anni '90. Durante il
tragitto al punto d'immersione i trainer di RCI hanno spiegato come utilizzare la scheda MAC per il censimento visivo e sono state scelte due specie da monitorare: Epizoanthus arenaceus e Sciaena
umbra. Il primo, appartenente alla classe anthozoa, è tipico colonizzare substrati duri secondari come le lamiere dei relitti. Le osservazioni raccolte personalmente ed individualmente dai
subacquei hanno confermato che l'esemplare è presente sull' Evdokia II con un abbondanza di "molte aree dense". Sciaena umbra è invece la "corvina" ed è stata segnalata da circa la metà dei
subacquei, dato comunque significativo considerata la visibilità sui 5-6 metri.
Saliti a bordo, dopo un aperitivo a base di salame, olive, acciughine ed un pò di riposo, è iniziato il secondo briefing. Lo scenario della seconda immersione è cambiato: non più un relitto, ma
le Tegnùe (affioramenti rocciosi organogeni naturali). Le specie scelte da monitorare sono state il porifero Geodia cydonium per l'importanza che riveste come habitat per numerosi organismi e
l'ascidia Aplidium tabarquensis perchè il suo areale di distribuzione è tutt'ora poco noto. Entrambe sono risultate abbondanti nella Tegnùe MR08-Club Sommozzatori Chioggia ed i dati sono già
stati caricati sulla banca dati di RCI, costantemente aggiornata e consultabile sul sito www.reefcheckitalia.it (Protocollo MAC > censimenti visivi > specie censite).
L'organizzazione del Diving Tegnùe con Ros, Santino e il Capitano è stata encomiabile e l'entusiasmo e la curiosità che ogni subacqueo ha dimostrato per il monitoraggio è stato non solo
un'emozione bellissima, ma anche la conferma che ognuno di noi può dare un contributo importante alla ricerca scientifica aiutando nella salvaguardia di un ambiente che ama. Per chiunque vorrà
approfondire maggiormente l'argomento il 17 luglio a Chioggia presso l'Hotel Tegnùe si terrà un corso Ecodiver MAC, per maggiori informazioni consultare il sito di Reef Check Italia.
Eva Turicchia - Reef Check Italia onlus
Foto di Andrea Giordani